Onorevoli Colleghi! - I meritori provvedimenti, già adottati nel corso della XIV legislatura, che recano norme a favore delle pensioni cosiddette «minime», quali la riduzione delle aliquote dell'imposta sul reddito delle persone fisiche per le fasce di reddito più modeste nonché l'aumento delle pensioni, pur andando incontro alle esigenze dei pensionati più poveri, non sembrano aver apportato miglioramenti significativi alla qualità della vita condotta dalla popolazione anziana, non riuscendo a controbilanciare del tutto l'aumento dei prezzi dovuto alla introduzione dell'euro.
      Per tali motivi, con la presente proposta di legge si vogliono introdurre nell'ordinamento alcuni meccanismi che, senza gravare sulle finanze pubbliche, consentono di migliorare ulteriormente tutte le pensioni inferiori ai 700 euro mensili.
      Il primo è costituito da un prelievo del 10 per cento sui rinnovi contrattuali del settore pubblico e privato da destinare ad un fondo speciale per l'integrazione dei trattamenti minimi pensionistici dei settori nei quali, per i prossimi anni, si rinnoveranno contratti di lavoro. Questo si pone nella logica della dinamica delle pensioni in correlazione a quella delle retribuzioni già prevista con la riforma delle pensioni nel corso del primo Governo Amato nei primi anni '90.
      Un ulteriore cespite da cui si attinge viene costituito dai proventi ottenuti dalla vendita, mediante le procedure di pubblico incanto, dei beni confiscati agli appartenenti a tutte le associazioni per delinquere di stampo mafioso di cui all'articolo 416-bis del codice penale, mediante un prelievo pari al 10 per cento destinato al fondo speciale per il trattamento minimo pensionistico, appositamente istituito.

 

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